“Il Castello delle Cerimonie”, una portavoce: “Quasi 150 famiglie a rischio. Nonostante le sfide, non abbiamo interrotto il nostro servizio”

La nota struttura di accoglienza “La Sonrisa”, gestita dalla famiglia Polese e resa popolare dal programma televisivo “Il Castello delle Cerimonie” su Real Time, è recentemente finita sotto i riflettori a causa di un verdetto della Cassazione che ne ha decretato la confisca per abusivismo edilizio, prevedendone il passaggio di proprietà al Comune di Sant’Antonio Abate.

Nell’ultima puntata di “Turchesando”, il programma in onda ogni martedì dalle 18 alle 20 su Radio Cusano Campus e in radiovisione su Cusano Italia Tv (canale 122 del digitale terrestre), Turchese Baracchi insieme al giornalista e autore tv Gabriele Parpiglia hanno ospitata Emma, una rappresentante della famiglia Polese, che ha fornito aggiornamenti sul percorso intrapreso per salvare la struttura e il lavoro di 150 dipendenti e le rispettive famiglie, attualmente a rischio.

La rappresentante ha rassicurato i clienti e gli ascoltatori affermando: “La Sonrisa continua la sua attività regolarmente, con eventi e programmi già fissati. Nonostante le sfide, non abbiamo interrotto il nostro servizio”.

Affrontando il tema delle disdette da parte dei clienti, Emma ha rivelato: “La paura dei nostri ospiti è comprensibile, data l’incertezza dei prossimi mesi. La notizia ci ha colpiti duramente, immaginate i nostri clienti. Tuttavia, mantengono fiducia nella nostra capacità di continuare le operazioni”.

Riguardo alla sentenza, Emma ha spiegato: “La decisione è stata presa, ma non è ancora definitiva. Speriamo che eventuali sviluppi non portino a una chiusura improvvisa. C’è sicuramente qualcosa che non va. Entrare nei meriti della situazione è inutile: c’è bisogno di una soluzione concreta. La legge è legge ed è giusto che vada rispettata”.

Emma ha sottolineato l’importanza di trovare una soluzione che salvaguardi la struttura e i suoi dipendenti, tra cui neo-genitori, enfatizzando: “Le famiglie rischiano il posto di lavoro, parliamo di 100-150 famiglie. Abbiamo dei colleghi neo-papà, abbiamo tutte realtà che sono nate qui perché abbiamo sempre avuto dietro questa meravigliosa famiglia che ci ha dato sempre grande sostegno nel lavoro. È difficile ricollocare ultra cinquantenni, sessantenni, o aspettare la pensione per qualche altro anno. Contiamo sulle istituzioni per una decisione equa e giusta per tutti”.

Infine, ha affrontato il problema delle falsità e dei pregiudizi, affermando: “È più facile sciogliere un atomo che un pregiudizio. Auspichiamo un mondo più aperto e attendiamo una risposta definitiva dalle autorità. Nel frattempo, La Sonrisa rimane aperta a tutti”.

Redazione Star3000